Essere genitori è non dare niente per scontato.
Un bambino cresce in fretta ed assieme si forma la sua personalità.
Spesso ci si trova di fronte al dilemma: lo sto educando bene? Sarà un adulto forte, in grado di stare in questo mondo così spietato?
Ecco, non credo che nessuno possa avere una opinione oggettiva sulla questione ma riflettere almeno su come poter provare ad essere una buona base per i figli credo sia veramente necessario.
Io credo che spesso siamo troppo presi, noi adulti, dal nostro lavoro, dalla vita così frenetica, dal volere fare più cose in multitasking che spesso manchiamo di tatto verso i figli ma anche verso i bambini in generale. Non ci rendiamo conto che capita di trattarli come piccoli adulti. E non c'è niente di più sbagliato.
Con questo non voglio fare un vademecum dei comportamenti giusti o sbagliati perchè francamente non ne sono proprio all'altezza nè ne sarei mai capace.
Su alcune cose però mi sto concentrando per svolgere al meglio il mio compito di genitore:l'autenticità, l'accettazione e l'empatia che sono l'acqua,il sole el il nutrimento che permettono alle persone di crescere come querce rigogliose e forti; perchè quando le persone (in questo caso i bambini) sono accettate e stimate, tendono a sviluppare un atteggiamento di maggiore attenzione per sé stessi.
Sono stati fatti anche studi in merito, secondo i quali genitori che adottano questi atteggiamenti con i propri figli, questi ultimi diventano spesso adolescenti creativi.
cara Mammagiovane,
RispondiEliminache bello leggere questo tuo post!
Sono Mirta, mamma di 3 figli, Lorenzo - il mio primo - l'ho avuto a 21 anni (a febbraio ne compirà 18!!!), quando è nato Oliviero, il secondo ne avevo 25 (lui ora ne ha 14) e da 6 mesi è arrivata Viola! Quando sono nati i primi due bimbi ero ancora una studentessa in Psicologia e fu in quel momento che conobbi i corsi Gordon per genitori, frequentandone uno come partecipante. Il corso è stato talmente bello che dopo la laurea ho deciso di specializzarmi come psicoterapeuta proprio nell'Approccio Centrato sulla Persona, fondato da Carl Rogers di cui Gordon è stato allievo e poi collaboratore. Oggi a distanza di vari anni sono una psicoterapeuta rogersiana ed una formatrice Gordon genitori efficaci. Capirai quindi che ovviamente non posso che condividere appieno le tue parole su autenticità, empatia e accettazione come base, terreno facilitante che aiuta le persone (quindi anche i nostri figli) a sviluppare il loro potenziale seguendo la loro vera, unica e irripetibile natura. Ti lascio con una bellissima frase di Rogers che spiega più di mille parole questo atteggiamento: “Per essere divenuto meno timoroso nel dare o ricevere sentimenti positivi, sono diventato più capace di apprezzare le persone. Sono giunto a formarmi l’opinione che questa capacità è alquanto rara. Spesso, infatti, perfino con i nostri figli amiamo per controllare anziché amare per il fatto di apprezzare. Uno dei sentimenti più gratificanti che io conosca – ed una delle esperienze che meglio promuovono la crescita dell’altra persona – sorge dall’apprezzare un individuo nello stesso modo in cui si apprezza un tramonto. Le persone sono altrettanto meravigliose quanto i tramonti se io li lascio essere ciò che sono. In realtà, la ragione per cui forse possiamo veramente apprezzare un tramonto è che non possiamo controllarlo. Quando osservo un tramonto, come facevo l’altra sera, non mi capita di dire: “ addolcire un po’ l’arancione sull’angolo destro, mettere un po’ più di rosso porpora alla base, ed usare tinte più rosa per il colore delle nuvole”. Non lo faccio. Non tento di controllare un tramonto ammiro con soggezione il suo dispiegarsi.”
Rogers C. R., A Way Of Being, Houghton-Mifflin, Boston, 1980 (trad. It. Un Modo di Essere, Martinelli, Firenze, 1993)se vuoi conoscermi meglio ti lascio il link al mio sito www.studioamaltea.com (se questo viola le regole del tuo blog scusami e non pubblicarlo) un caro saluto!
Mirta
Ciao Mirta,
RispondiEliminaGrazie per questo tuo prezioso commento, sicuramente ha arricchito molto il post.
Questa mia riflessione infatti nasce dallo studio della teoria di Rogers che sto da poco studiando e che mi ha dato spunti per poter introiettare, nel mio modo di essere genitorei, il suo pensiero.