APPENA NATO: Le sue risposte istintive ai vostri stimoli

"Quando un bambino nasce lascia un intorno protetto per entrare in un mondo dove viene a contatto con una innumerevole quantità di stimoli sensoriali. Per poter sopravvivere a questo cambiamento dispone di un insieme di riflessi arcaici primari, chiamati riflessi neonatali, designati ad assicurare una risposta immediata al nuovo intorno.
La presenza dei riflessi primari è indispensabile per la sopravvivenza del nascituro. Altrettanto indispensabile per l'organizzazione della sua vita relazionale, sensoriale, affettiva e produttiva è che questi riflessi si estinguano completamente entro i 6-12 mesi di vita."   (tratto da Wikipedia)



Vuoi vedere i riflessi del tuo bambino? Segui questo schema:




Se provi a 


  • Sfiorare il suo nasino
  • Lo illumini all'improvviso con una luce forte
  • Batti le mani ad una certa distanza 

Lui reagisce così : 
  • Stringe gli occhi


Se provi a :
  • Sollevarlo senza sorreggergli la testa
  • toccarlo all'improvviso

Lui reagisce così: 
  • lascia cadere all'indietro la testa e tende il collo
  • spinge in fuori gampe e braccia per ritirarle poi immediatamente (riflesso di Moro)


Se  provi così

  • metterlo in piedi sostenendolo per le aascelle e inclinandolo leggermente in avanti quando con i piedini tocca il piano rigido

Lui reagisce così: 
  • Esegue movimenti di marcia automatica.

Se provi a :
  • Metterlo a sedere

Lui reagice così:
  • Apre di colpo gli occhi
  • tende le spalle
  • Cerca invano di tenere diritta la testa

Se provi a :

  • sdraiarlo sulla schiena girandogli la testa da un lato 

Lui reagisce così:

  • Inarca il corpo all'indietro
  • tende il braccio in avanti
  • alza la gamba dallo stesso lato
  • flette l'altro braccio

Se provi a:

  • sfiorare il palmo della mano o la pianta del piede alla base delle dita

Lui reagisce così
  • Cerca di afferrarti il dito


Se provi a :

  • sfiorare la parte esterna del piede

Lui reagisce così: 
  • allarga le dita del piede
  • tende l'alluce verso l'alto



Se provi a:

  • sfiorare la guancia o l'angolo della bocca

Lui reagisce così:

  • gira la testa
  • apre la bocca
  • muove la lingua verso l'oggetto con cui è venuto a contattao (riflesso della suzione
Se provi a : 
  • stenderlo sulla pancia sopra una superficie piana

Lui reagisce così:

  • gira la testa da un lato
  • si solleva con le braccia
  • accenna a muoversi carponi


Se provi a :

  • mettergli qualcosa sul naso o sulla bocca

Lui reagisce così:

  • muove la bocca con forza
  • gira la testa
  • incrocia le braccia sul viso






E' vero che....


Immagine tratta da genitori.it
...un bambino allattato al seno non ha bisogno di bere?

Assolutamente no. Anche se il latet materno è costituito in gran parte d'acqua, il bambino può' aver sete. Perchè magari è troppo coperto, oppure è estate ed ha sudato,  oppure ha la febbre e ha pero molti liquidi. Quando piange quindi, può non volere il seno, ma recolamare un pò di acqua o di camomilla.

....certi cibi che la mamma mangia possono cambiare il sapore de latte?

Si, spezie, aromi e alimenti dal sapore molto intenso possono effettivamente conferire al latte un sapore poco gradevole .E' il caso di cavoli, asparagi, aglio, carciofi e cipolla. Tuttavia, molti di questi alimenti il piccolo li ha già assaporati in utero quando ingurgitavapiccole quantià di liquido amniotico. Non serve quindi eliminarli totalmente dalla dieta, ma mangiarne con parsimonia.

....un bambino può mangiare troppo durante una poppata?

no, un neonato impara presto ad autoregolarsi e non commette errori in questo senso. Può capitare che a volte succhi con piu' avidità e altre volte in modo piu' lento  ma questo non deve essere fonte di preoccupazione.




Il latte materno: tre regole per mantenerlo puro

Immagine tratta da cadoinpiedi.it

  • Non fumare. La nicotina, oltre a diminuire la montata lattea, passa facilmente nel latte e agisce direttamente sul bambino rendendolo irritabile e insonne.

  • Non assumere farmaci senza il parere de medico. E' una regola che vale sempre ma a maggior ragione mentre state allattando. Quasi tutti i farmaci, seppure in quanità minimi, passano nel latte materno e il bambino può risentirne, specie se le dosi sono elevate e la somministrazione è prolungata nel tempo.

  • Moderare il consumo di bevande alcoliche ed eccitanti. Vino e birra vanno assunti a piccole dosi, altrimenti l'etanolo passa nel latte con possibili effetti negativi sul bambino. Lo stesso  vale anche per il caffè: sopra le tre tazzine al giorno, la dose di caffeina diventa eccessiva.

  • Prestate attenzione all'alimentazione. Evitate di fare la dieta subito appena partorito, il vostro corpo necessita di energia per rimettersi in sesto, e questo è possibile solo mangiando. Attenzione però alle quantità e alla qualità degli alimenti. Evitate cibi grassi, insaccati e fritti, preferendo carni magre e verdure crude. Indispensabile la frutta fresca di stagione.


  • Bere molta acqua. Vi consiglio di tenere una bottiglia a portata di mano e di bere direttamente e solo da quella bottiglia in modo da controllare che state effettivamente bevendo. 

Allattamento tra storia e curiosità

Immagine tratta da mammole.it
Lucy, un australopiteco trovato in Etiopia  e risalente a tre milioni e mezzo di anni fa, offriva già il seno ai suoi figli. Quella antica progenitrice , dopo aver imparato a camminare eretta, aveva trovato il gesto piu' naturale e sicuro per garantire la sopravvivenza della specie. Da allora, tutte le civiltà hanno tutelato l'allattamento materno. Così,. sfogliando la storia dei popoli si scopre che nell'antico Egitto i bambini succhiavano il seno fino a tre anni di età, mentre nella biblica terra d'Israele fino aiu due anni. A sparta. nel IV secolo a.C, l'allattamento era imposto per legge, mentre in Finlandia si punivano le donne che non avevano allattato se il loro piccolo moriva prima dei sei mesi. All'inizio del Novecento , le donne cinesi e giapponesi allattavano i bambini fino ai 5-6 anni. Ma il vero record appartiene alle Eschimesi che offrivano il latte ai loro figli fino alla pubertà.

Se ci sono altri figli

Immagine tratta da pianetamamma.it
L'arrivo di un fratellino non dovrà mai essere una sorpresa, soprattutto se il figlio maggiore è ancora piccolo. L'ideale è prepararlo per tempo ad accogliere quello che inevitabilmente considererà un intruso.
Se durante gli ultimi mesi di gravidanza sarete riuscite a fargli sentire che niente, neanche l'arrivo di un altro bambino, potrà diminuire il vostro affetto per lui, non dovrebbe considerare la vostra permanenza in ospedale come un abbandono. Il suo papà poi,giocherà un ruolo determinante quando
sarete in ospedale, staranno insieme e faranno cose "da grandi", lo invoglierà magari a preparare un bel disegno da regalarvi e saprà anche consolarlo nei momenti in cui avverte di piu la vostra assenza. Una  volta partorito, se le regole dell'ospedale lo consentono, lo potrà portare a conoscere il "misterioso"fratellino.

Il primo incontro

E importante che il papà lo prepari nel modo giusto, spiegandogli a cosa serve quello che vedrà (per esempio dirgli che probabilmente troverà la sua mamma con degli strani tubicini infilati nel braccio, ma che non fanno male o il fratellino nellincubatrice, una scatola che lo protegge e lo riscalda in mnodo che non avrà nessuno shock da ospedale.


  •   In questa occasione, e ancor meglio quando ritornerete a casa, cercate di coinvolgerlo nelle vostre attenzioni per il neonato:chiamatelo vicino a voi quando lo allattate, parlategli molto, raccontategli soprattutto che facevate le stesse cose a lui, e magari papà potrà mostrargli le foto di quando era piccolo come il gratellino. Insomma, non fatelo sentire un  disturbatore (anche se spesso lo sarà) se reclama la vostra attenzione proprio quando dovete occuparvi di altro.



  • Cercate di incoraggiare (con m olta naturalezza) anche la confidenza con il piccino. Non proibitegli di toccarlo (è il modo migliore per invogliarlo a farlo appena girate gli occhi) ma consentitegli carezze e bacini quando  siete insieme).
Quando scatta la gelosia

Nonostante le migliori attenzioni aspettatevi un pò di gelosia, ma non preoccupatevene troppo perchè è un atteggiamento del tutto normale.
Di solito sono molto gelosi i bambini tra i due e i sei anni, mentre quelli piu grandi fanno meno fatica ad accettare l'evento e spesso scatta in loro un meccanismo di protezione nei confronti del piccolino che li distrae dalla gelosia. 
La seconda o terza maternità vi troverà sicuramente piu' serene e preparate ma vi chiederà anche uno sforzo in piu':quello di dosare le attenzioni e la disponibilità a seconda delle diverse esigenze dei vostri figli.
 

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